08 Feb Architettura bioclimatica: come progettare correttamente un’abitazione
La bio-climatica è la disciplina -antichissima- che insegna come posizionare un edificio rispetto ai dati climatici del luogo: i venti dominanti, il sole, le ombre portate da altri edifici o da rilievi montuosi, la vista del paesaggio. Come integrare questi elementi nel progetto di architettura? Qualche pillola la potrete trovare in questo articolo.
Significato Architettura Bioclimatica
L’architettura bioclimatica è un insieme di soluzioni volte a studiare il luogo ed a garantire un adeguato comfort interno dell’edificio. Una sua corretta applicazione evita dispersioni e costi eccessivi.
Sempre più vivo è il dibattito sui cambiamenti climatici e sempre più siamo consapevoli che la principale causa che li determina è l’emissione di CO2 e altri gas serra. Ribadendo che risparmiare sui consumi energetici riduce anche l’emissione di questi gas, vediamo in dettaglio alcuni accorgimenti da adottare per progettare edifici che consumino poca energia e contribuiscano ad una migliore qualità della vita.
Regole Architettura Biodinamica: Orientamento Edificio
Nel caso di una nuova realizzazione occorre innanzitutto prestare la massima attenzione all’orientamento e quindi all’esposizione ai raggi del sole. Un corretto posizionamento dell’edificio consente di captare il calore benefico del sole nel periodo invernale, evitando che lo stesso surriscaldi l’edificio durante i mesi estivi.
Le buone regole di architettura bioclimatica consigliano di orientare l’edificio secondo l’asse est-ovest in modo che i lati lunghi siano a nord e a sud.
La facciata a sud, con ampie vetrate, sarà protetta da un generoso tetto e da un balcone. Questi faranno ombra d’estate e lasceranno filtrare i raggi del sole d’inverno. Analoga funzione può essere svolta da una loggia. Essa permette inoltre di eliminare i ponti termici che si potrebbero avere con i balconi.
E’ molto importante predisporre una parete ventilata ad ovest e sud, lati maggiormente interessati dal surriscaldamento estivo.
Per evitare inutili dispersioni di calore ed energia, sarà opportuno limitare le aperture ad est e ad ovest e soprattutto ridurle al minimo a nord.
Dal punto di vista distributivo, quindi, la parte sud dell’edificio ospiterà le funzioni “nobili” (soggiorno, zona pranzo, studio, camere) così da beneficiare della luce e del calore del sole. A nord si posizioneranno invece gli spazi di servizio (box, bagni, scale, cabine, armadi…) che funzioneranno come filtro rispetto alla parete fredda.
Questo schema è tipico dell’architettura più recente del centro-nord Europa. Anche in Italia, in Trentino-Alto Adige, è in uso da quando l’esperimento CASACLIMA e il sistema di certificazione delle prestazioni energetiche (classi A+, A, B, C… analogo a quello degli elettrodomestici) sono diventati prassi comune.
L’architettura bioclimatica è un tema che accompagna anche il nostro lavoro. Se vuoi conoscere la storia e la filosofia dello studio Ecoarch, clicca qui: https://studioecoarch.it/architettura-bioecologica-a-varese-breve-storia-dello-studio-ecoarch/