Recuperare un edificio esistente

Progettare per sottrazione: un nuovo volume in dialogo con la natura

Il progetto di seguito presentato prevede il recupero di un edificio esistente e il suo successivo ampliamento.

Recuperare un edificio esistente non è mai un’operazione semplice. Essa infatti presenta notevoli problematiche di natura progettuale e non solo, che devono essere risolte in maniera specifica e accurata.
Non fa eccezione casa MZ. Un progetto di recupero e ampliamento interpretato come una sorta di minuziosa cucitura tra l’edificio esistente e il suo giardino.

IL SITO

Il sito si trova nei pressi di Bologna, in un’area caratterizzata dalla fitta maglia urbana e da piccoli spazi verdi e cortili privati.
Il lotto presenta al proprio interno vincoli legati alla preesistenza di alcuni alberi, tra i quali uno splendido glicine e un pino marittimo.

UN PROGETTO PER SOTTRAZIONE

Al fine di superare le difficoltà imposte dal sito e dall’intorno, e per rispondere alle esigenze della committenza, viene disegnato un compatto volume in legno.
L’ampliamento è pertanto un elemento prismatico accostato all’esistente. Di quest’ultimo, il nuovo edificio, fuggendo da ogni sorta di mimetismo, legge altezze e allineamenti.

Il fulcro del progetto diviene la relazione che il nuovo volume instaura con la corte verde.
L’operazione progettuale consiste nella sottrazione di volumi dal parallelepipedo di progetto.
In modo particolare, attraverso due tagli netti in diagonale, vengono eliminati i vertici del prisma che interferiscono con le alberature esistenti.

Come conseguenza di tale operazione, il guscio esterno sottratto rivela il proprio contenuto: un’anima di luce e vetro che mette in diretta connessione interno ed esterno.
Le ampie superfici vetrate divengono una sorta di fotografia mutevole dello spazio verde esterno.
Esse portano luce naturale all’interno della zona giorno e dello studio, creando una forte relazione tra il volume artificiale e l’ambiente naturale del giardino.

TECNOLOGIA

Il piccolo ampliamento viene realizzato in tecnologia X-LAM, mentre l’isolamento avviene tramite l’utilizzo di materiali bioecologici.
Esternamente, l’intonaco riveste uniformemente le superfici dell’edificio esistente, mentre l’ampliamento viene risolto con tavole in larice. Queste ultime contribuiscono ancora di più a tessere quella che è una profonda relazione tra il nuovo edificio e lo spazio naturale del giardino.

Per approfondire i nostri progetti clicca qui: https://studioecoarch.it/progetti/

Foto: Studio Ecoarch

Se vuoi ristrutturare casa e approfondire il tema contattaci, valuteremo insieme gli interventi più adatti alla tua situazione.