Appartamenti Albizzate Varese

ABITAZIONI SOSTENIBILI OTTENUTI DALLA TRASFORMAZIONE DI UNA FABBRICA ABBANDONATA

Il sito di progetto è occupato da edifici residenziali e industriali. La parte industriale occupa un lotto di forma approssimativamente quadrata di circa 40 metri di lato, quasi del tutto occupata dagli spazi produttivi e dalla corte pavimentata attorno alla quale si raccolgono; la parte residenziale si sviluppa a est dell’edificio industriale e occupa un lotto di forma irregolare. Una villa occupa la parte centrale del terreno, mentre a sud si sviluppa un corpo di fabbrica – precedentemente destinato a usi artigianali – che ospita due appartamenti.

L’intervento presenta un duplice approccio verso l’edificato esistente: mentre si prevede la demolizione della parte industriale e la ricostruzione di un organismo differente, l’intervento sulla parte oggi residenziale consiste sostanzialmente in opere interne e di risanamento energetico. L’intento è quello di integrare i due lotti in un disegno unitario, dove tutte le unità abitative possano condividere gli spazi aperti e i servizi previsti nel progetto.

L’intervento prevede la ricostruzione, sul sedime dell’edificio industriale, di due corpi paralleli orientati all’incirca sull’asse est-ovest: in maniera corretta, quindi, dal punto di vista bioclimatico. Gli edifici in progetto saranno caratterizzati da un impianto volumetrico semplice e da una copertura a doppia falda disposta secondo la direzione prevalente. Le masse, stereometriche, profondamente incise dalle logge e dai profili netti delle aperture, saranno intonacate in tinta chiara, mentre il manto di copertura e le lattonerie saranno realizzati in lamina di zinco-titanio di colore grigio ardesia. I pluviali saranno in alluminio naturale, mentre gli altri particolari metallici, come i parapetti e le ringhiere o la finitura esterna in alluminio dei serramenti, i davanzali e le lamelle degli oscuranti saranno in tinta grigio grafite, a contrastare il chiaro dell’intonaco. Gli stessi materiali saranno utilizzati nella ristrutturazione della villa, a conferire unità all’intervento.

Il corpo settentrionale, di tre piani e otto appartamenti, si svincola dalla sagoma delle edificazioni preesistenti staccandosi dunque da via Vittorio Veneto. Un unico corpo scala e ascensore distribuisce tutte le residenze, al primo piano attraverso un ballatoio coperto che sporge dal filo della facciata. Il fronte nord è caratterizzato da poche aperture: gli appartamenti si affacciano infatti a sud, con grandi aperture protette da profonde logge e dagli oscuranti orientabili a lamelle.

Esterni

Disegni

Una simile impostazione riguarda il corpo meridionale. Si tratta di un edificio a un piano, con ambienti orientati a sud e aperture limitate verso nord seppure, in questo caso, calibrate per poter godere della vista dello spazio a giardino che si viene a creare fra le due costruzioni.

Il vuoto centrale assume un grande valore nel progetto, costituendo un giardino comune che prosegue, in continuità, quello esistente della villa. Un percorso ad anello distribuisce tutti gli edifici, attraversando il corpo A e gestendo i dislivelli con rampe di pendenza leggera. Al di sotto del corpo A e del giardino centrale si sviluppa il piano interrato, che contiene i posti auto, le cantine, spazi tecnici e di servizio.

Il progetto del giardino a cura dell’arch Giulia Gatti, prende in considerazione i temi del risparmio idrico e della conservazione della biodiversità. Il giardino prevede un leggero modellamento del terreno per garantire la piantumazione di alberi anche sopra la soletta dell’interrato. Nel complesso il progetto prevede la nuova piantumazione di 13 alberi: Malus floribunda, Tilia Cordata e Magnolia liliflora. Tutte le piantumazioni sopra indicate sono compatibili con le caratteristiche ecologiche e paesaggistiche dell’area di intervento, congrue al tipo di suolo e alle caratteristiche bioclimatiche tipiche dell’area, oltre che alla necessità del perseguimento della finalità estetica. Per quanto riguarda il resto della vegetazione sono previsti arbusti, graminacee, e tappezzanti che evocano la flora delle colline del varesotto.

Si prevede l’impiego di sistemi impiantistici avanzati, su progetto dell’ing Alessandro Giuliani di NRG Zero; in particolare, gli impianti di climatizzazione si avvantaggeranno delle elevate prestazioni dell’involucro, con una notevole semplificazione rispetto a soluzioni tradizionali (VMC termodinamica in aggregato compatto, che provvede anche alla produzione di acqua calda sanitaria). Alimentate elettricamente, le unità di ventilazione dei singoli appartamenti saranno sostenute da un impianto fotovoltaico generosamente dimensionato; saranno inoltre supportate da un impianto geotermico superficiale, con serpentine posate al di sotto del solaio di fondazione dell’interrato. Le abitazioni non vengono collegate alla fornitura di gas.

Anno: 2019
Struttura: Convenzionale
Cliente: Privato
Stato: In costruzione
Luogo: Varese