UN’ANTICA BARCHESSA TRASFORMATA IN UN CENTRO CHE CONIUGA VOCAZIONE AGRARIA E NUOVE FORME DI DI TURISMO SOSTENIBILE.
Il sito di progetto è un luogo dove il tessuto urbano si rovescia nella trama aperta della campagna. L’area è quindi pensata come interfaccia fra la città e il territorio agricolo, dove l’inserimento di funzioni didattiche e ludiche contribuisce ad aprire il secondo a nuove possibilità fruitive, garantendo al contempo maggiore qualità all’area abitata. La parte più cospicua di questa fascia è organizzata secondo una matrice regolare ed ospita un tessuto variato, flessibilmente organizzato per livelli, aiuole fiorite, prose coltivate, alberi da frutto: il giardino didattico. Verso i vigneti, una striscia di terra più organizzata e strutturata ospita gli orti a servizio dell’attività agricola (e da affidare alla cittadinanza come orti collettivi)
Il percorso di accesso è accompagnato, da un lato, da una serie di zone umide – da dedicare alla fito-depurazione delle acque utilizzate nel complesso; dall’altro, lo spazio davanti alla barchessa, liberato e trattato come un giardino dai caratteri più formali. Più in là, uno spazio aperto ‘ludico’ pensato per ospitare attività ginniche, svago e ricreazione all’aria aperta.
Gli spunti progettuali riguardanti l’edificio muovono dall’attenta considerazione del suo stato di consistenza in relazione alle funzioni da insediare: si individua così una strategia duplice, da un lato orientata alla conservazione dove le strutture lo consentono (l’attuale parte abitativa), dall’altra (verso la parte rustica) ad un atteggiamento decisamente trasformativo – atteggiamento comunque rispettoso dell’esistente.
La scelta più incisiva riguarda infatti la riapertura delle due arcate attualmente tamponate e della sostituzione dei solai in legno del fienile, considerati inadatti all’inserimento di nuove funzioni. Nella prima parte trovano luogo, a piano terra, gli spazi di accoglienza e amministrazione, di vendita diretta e degustazione dei prodotti dell’azienda; al piano superiore viene previsto l’appartamento padronale; al terzo piano due piccoli appartamenti da destinare all’affitto. Nella parte rustica si situano a piano terra una sala, una cucina e tutti gli spazi di servizio necessari ad eventuali attività ristorative.
Una scala esterna conduce al piano superiore, dove è ospitata una sala polifunzionale. All’ultimo piano, le camere per lo svolgimento di una attività ricettiva tipo bed-and breakfast. Gli interventi edilizi nella parte rustica, pensati con tecnologie di prefabbricazione a secco in legno, costituiscono negli intenti una struttura indipendente dall’involucro murario dell’edificio storico: una ‘scatola nella scatola’ che denuncia assertivamente la propria contemporaneità e che, tuttavia, potrà in ogni momento essere smantellata senza alterare in maniera irreversibile le strutture ad oggi esistenti.
Anno: 2012
Struttura: Tradizionale
Cliente: Privato
Stato: Progetto
Luogo: Verona