03 Giu Materia: il riuso di un edificio esistente per la nuova sede di VareseNews
Un progetto di spazi e suoli pubblici a Castronno.
Il progetto di concorso aveva come oggetto la trasformazione di una ex scuola nella frazione di Sant’Alessandro a Castronno: un piccolo centro discretamente collegato alle vie di comunicazione che risalgono la val d’Arno collegando Varese a Milano.
Da subito intendevamo connettere la nuova sede di Materia alla rete di relazioni che il sito intrattiene a varie scale con il suo intorno. Questo ha orientato il gesto alla base del nostro progetto: l’infrazione dell’involucro edilizio e la creazione di una continuità dello spazio pubblico attraverso l’edificio.
A nord un nuovo fronte istituzionale e urbano sostituisce il vecchio porticato: da qui si accede all’Agorà interna e all’emporio.
Nell’Agorà gradoni e rampe articolano i livelli interni dando luogo ad uno scenario pubblico destinato ad ospitare tanto eventi e riunioni quanto gli incontri quotidiani e informali delle persone, prestandosi a una grande varietà di utilizzi – da incontri da cento e più persone al lavoro individuale e lo studio, da un caffè e una partita a carte alla possibilità di trovare riparo dal caldo nei pomeriggi estivi. Sull’agorà affacciano direttamente la piccola biblioteca e la reception/caffetteria.
Gli elementi del paesaggio interno si compongono in una tensione fra rigore formale e varietà delle situazioni spaziali. Il suolo è pavimentato nello stesso materiale con cui sono finiti gli esterni, per sottolinearne la continuità.
Le rampe rendono accessibili tutti i livelli della scuola senza l’ausilio di sistemi meccanici, da subito scartati in quanto considerati l’ultima risorsa nella costruzione di uno spazio fruibile da tutti.
L’Agorà si estende all’aperto attraverso un pergolato e un nuovo disegno del paesaggio, che ‘raddoppia’ all’esterno lo spazio interno. Il pergolato fa da scena a spazi articolati da sedute ed elementi vegetali.
Il giardino, accessibile da sud, costituisce un punto di tappa per i percorsi lenti del territorio e ospita il terminale del percorso della ‘via delle Api’, per la quale si propone di ospitare l’installazione terminale: un tassello di terreno rialzato che consente per qualche metro di camminare alla quota del suolo.
Ritornando all’interno, l’agorà distribuisce da una parte gli spazi riservati alla redazione e dall’altra gli spazi di comunità.
La redazione trova posto nell’ala est della scuola resa maggiormente permeabile con la costruzione di una infilata di spazi che ospitano le postazioni di lavoro, la direzione, le sale riunioni, gli spazi per l’ufficio commerciale.
Gli spazi della redazione vera e propria sono unificati da un grande pannello fonoassorbente in sughero che alloggia anche i sistemi di illuminazione. Al termine, una grande finestra si protende verso sud riprendendo il tema formale del pergolato. In apposite nicchie sono contenuti gli spazi tecnici e phone boot per le telefonate private.
È prevista una cucina a servizio della redazione che, in caso di eventi, può fungere da punto di appoggio per servizi di catering.
L’ala ovest ospita infine gli spazi di comunità: una serie di funzioni dedicate ad utenti e realtà diverse: postazioni per lo smartworking, aule conferenze per lezioni e incontri associativi, sala registrazione per contenuti audiovisivi e podcast.
Le aule, affacciate a ovest, saranno protette da tende esterne e da un filare di piante a foglia caduca.