Allo studio Ecoarch la formazione professionale è un processo continuo, e in questi mesi di lockdown abbiamo approfondito il tema della Casa Passiva (o Passivhaus).

Passivhaus mette a servizio del progetto un metodo semplice per garantire i massimi standard di confort, igiene e risparmio energetico. L’approccio si basa su procedure consolidate e verificate con il monitoraggio di numerosi edifici in ogni parte del mondo.

Una costruzione concepita secondo questi standard è estremamente performante dal punto di vista energetico, ma non solo. La Casa Passiva garantisce le migliori condizioni di temperatura, umidità e la massima salubrità degli ambienti, prevenendo la formazione di condensa e muffe.

I principi della Casa Passiva prevedono una particolare cura nella progettazione e nella realizzazione dell’involucro. Ciò porta a una semplificazione della parte impiantistica che, in questo tipo di edifici, risulta essere davvero minimale.

Tuttavia il costo di costruzione di una casa passiva risulta solo leggermente superiore a quello dell’edilizia corrente, perchè il maggior impegno necessario a raggiungere un livello di qualità così elevato è soprattutto progettuale. L’investimento risulta compensato dalle minori spese di gestione, rappresentando il livello di “cost optimum” sul ciclo di vita della costruzione. La maggior qualità costruttiva, inoltre, si riflette in una maggior vita utile dell’edificio e dei suoi componenti.

Uno degli aspetti interessanti di questo protocollo è che la certificazione prevede il controllo della realizzazione in cantiere e l’esecuzione di prove strumentali per verificare la qualità della messa in opera.

Quindi il committente, oltre ai vantaggi ambientali e al maggior confort, con la certificazione Passivhaus potrà avere maggiori certezze della buona esecuzione dell’edificio e dunque sulla solidità dell’investimento.