
03 Mar L’eco dell’America di inizio secolo: il recupero di casa BM
In questo articolo raccontiamo uno dei primi lavori dello studio
L’eco delle costruzioni in legno americane permea il progetto di ristrutturazione e ampliamento di casa BM.
A pochi passi dal lago Maggiore, casa BM osserva silenziosamente il panorama delle Prealpi lombarde e instaura un profondo rapporto con il contesto.
Il progetto che vi presentiamo oggi si traduce in un omaggio all’architettura statunitense di inizio secolo e alle sperimentazioni di Frank Lloyd Wright.
L’ESPERIENZA AMERICANA: IL “BALLOON FRAME”
A distanza di quasi due secoli dal suo primo impiego, il sistema costruttivo “balloon frame” lascia ancora stupiti.
Il suo ideatore fu George Washington Snow (1797 – 1870) e il più antico esempio superstite pare sia la chiesa di St Mary a Chicago del 1833.
Il nome deriva dalla sua estrema leggerezza e semplicità di montaggio. Consiste infatti in aste lignee a sezione rettangolare poste a formare pavimenti, coperture e pareti. Queste venivano successivamente rivestite esternamente al fine di garantire solidità all’intero sistema.
Si trattava di componenti standardizzate, prodotte in massa nelle segherie, una rivoluzione per il suo tempo. Il sistema a “Balloon frame” garantisce infatti economicità, velocità e facilità di montaggio.
Questa tecnologia è tutt’ora attuale: i suoi elementi sono più snelli e distanziati tra loro.
IL PROGETTO: SPAZI FLUIDI E ARCHITETTURA ORGANICA
Il “Balloon frame” ridefinisce completamente l’architettura domestica americana e stabilisce un nuovo modo di costruire.
Nasce una nuova tendenza in fatto di organizzazione spaziale. Si passa dalle residenze coloniali della New England, chiuse e rigidamente definite, a una maggiore flessibilità planimetrica.
“La casa americana era costruita dal di dentro al di fuori”
Sigfried Giedion
Il progetto di recupero di casa BM fa proprie queste tematiche e si concretizza attraverso un duplice approccio che porta al recupero dell’edificio e alla sua successiva sopraelevazione.
Una progettazione mirata recupera gli ambienti interni dell’edificio esistente, definendo un nuovo appartamento al piano terra.
Il piano superiore viene progettato secondo la logica del sistema “Balloon frame”.
Il corpo nuovo capovolge completamente lo schema abitativo e si organizza al proprio interno attraverso uno spazio maggiormente libero e fluido, debitore dell’opera di Frank Lloyd Wright.
Nei lavori dell’architetto americano la casa non è più frazionata, bensì viene concepita come spazio unico articolato in settori. La pianta organica cresce attorno a unico perno: il camino. Questo, collocato al centro di un ampio soggiorno, diviene il vero fulcro e cuore pulsante dell’abitazione attorno al quale si diramano tutti gli altri ambienti.
Come nell’opera wrightiana, all’interno del progetto di recupero di casa BM gli elementi ordinatori dello spazio divengono le splendide stufe in maiolica. Esse assumono l’importante significato simbolico di legame e nucleo delle due abitazioni.
Criteri bioecologici e architettura bioclimatica
Infine, semplici procedimenti di costruzione bioecologici concludono il progetto.
L’intero corpo edilizio viene isolato con sughero, fibra di canapa e fibra di legno e successivamente finito con intonaco di calce naturale.
In accordo con i principi di architettura bioclimatica, il lato meridionale, maggiormente esposto alle radiazioni solari, viene generosamente protetto da balconi in legno; mentre il lato ovest presenta un rivestimento esterno ventilato.
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Foto: Studio Ecoarch
Fonti: Bruno Zevi, Storia dell’architettura moderna